Eccellenze italiane

Sostenibilità lungo tutta la catena del valore: il modello ABB di Frosinone

Un percorso verso le zero emissioni che unisce tecnologia, processi e persone. Nel sito ABB di Frosinone ogni processo è ripensato in chiave sostenibile: energia da fonti rinnovabili, riduzione dei consumi, recupero dei materiali e certificazioni internazionali tracciano la rotta verso il net zero.

Alessandro Rovardi

HUB Europe Manager (ABB Electrification - Smart Power) e Direttore del sito di Frosinone

Luigi Di Pede

HUB Europe HSE & Sustainability Manager and Lead HSE Country

Non sorprende trovare ABB tra le aziende più sostenibili al mondo secondo la rivista statunitense Time. La sostenibilità è parte integrante del DNA dell’azienda, e la sua strategia verso le “zero emissioni” è delineata nell’Agenda di Sostenibilità 2030, basata su tre pilastri: riduzione delle emissioni CO2, preservazione delle risorse e promozione del progresso sociale.

Come leader globale in elettrificazione e automazione, ABB supporta i clienti nell’ottimizzare l’uso dell’energia, ridurre le emissioni e rendere i processi più efficienti e resilienti. Un esempio concreto è il polo produttivo di ABB Electrification a Frosinone, dove la sostenibilità è integrata in tutta la catena del valore, grazie a soluzioni tecnologiche che permettono di abbattere le emissioni e i costi energetici, coinvolgendo persone e processi in un percorso verso le zero emissioni.

Ne parliamo con Alessandro Rovardi, HUB Europe Manager (ABB Electrification - Smart Power) e Direttore del sito di Frosinone, e Luigi Di Pede, HUB Europe HSE & Sustainability Manager and Lead HSE Country.

Le tecnologie di ABB stanno aiutando a decarbonizzare le industrie di tutto il mondo, e vengono prodotte in fabbriche che mirano concretamente al “net zero”, come nel caso dello stabilimento ABB di Frosinone. Quali soluzioni vengono prodotte in questo sito?

Rovardi: Fondato nel 1969, lo stabilimento ABB di Frosinone è il centro di eccellenza per lo sviluppo e la produzione di interruttori industriali a bassa tensione. Con 1.400 dipendenti, produce ogni anno quasi quattro milioni di prodotti, che consegniamo in oltre 100 Paesi, ed è tra i più grandi poli tecnologici di ABB in Italia e in ABB Electrification

Stiamo vivendo una fase di crescita positiva legata al boom dei data center, alla transizione energetica e alla necessità di elettrificare il mondo. Nel 2020 il nostro sito, insieme al sito di Dalmine e Santa Palomba, è stato riconosciuto dal Governo italiano “Lighthouse Plant”, ovvero stabilimento faro nel panorama industriale italiano per la trasformazione digitale e la strategia di Industria 4.0, con un’elevata efficienza lungo l’intera catena del valore. Il sito di Frosinone resta un esempio di riferimento da seguire e da mostrare ai clienti e ai fornitori come modello vincente di automatizzazione e digitalizzazione delle fabbriche.

Quali sono le principali iniziative che avete intrapreso a Frosinone per ridurre l’impatto ambientale?

Di Pede: La sostenibilità è uno dei principali punti di forza del sito ABB di Frosinone, il sito è entrato nel programma globale di ABB denominato “Mission to Zero” nel 2023.  Questo progetto mira a ridurre progressivamente le emissioni di CO₂ fino ad azzerarle in tutti i siti ABB nel mondo.

Frosinone ha già ottenuto importanti risultati in materia di efficienza energetica. Dal 2019 ABB Italia utilizza energia elettrica da fonti rinnovabili nei propri siti produttivi, garantendo emissioni nulle in questa componente. Tuttavia, in molti siti viene ancora utilizzato gas naturale per riscaldamento, mensa e acqua sanitaria: grazie a interventi mirati, il suo utilizzo è in costante diminuzione, con l’obiettivo di eliminarlo completamente nei prossimi anni, stiamo intraprendendo azioni concrete e progressive per raggiungere emissioni zero in termini di emissioni di CO2.

Come si declina il tema della sostenibilità nello stabilimento di Frosinone?

Rovardi: Il punto di partenza sono le chiare direttive del Gruppo ABB in tema di sostenibilità, ovvero l’Agenda di Sostenibilità 2030. La riduzione delle emissioni è un tema prioritario e il Gruppo ha identificato KPI molto chiari: ridurre le emissioni di CO2 dell’80% rispetto alla baseline del 2019 entro il 2030, per arrivare nel 2050 a zero emissioni. Il Gruppo è molto attento a tutta la catena del valore delle emissioni di CO2 dei nostri prodotti (fornitori, produzione, distribuzione): anche qui i target sono importanti ovvero il 90% di riduzione delle emissioni entro il 2050 rispetto alla baseline del 2022. Per il sito di Frosinone, è importante ricordare alcuni passaggi significativi, come la certificazione ISO 50001, una norma internazionale che definisce i requisiti per un sistema di gestione dell’energia.

Il percorso verso la certificazione ha richiesto un lavoro strategico sul contesto aziendale, promuovendo una cultura orientata all’efficientamento, come la creazione di un energy team dedicato. Ogni anno vengono definiti obiettivi di miglioramento, per rendere il sito sempre più efficiente.

Tra i progetti correlati che mi piace ricordare:

  • Recupero del calore dai compressori, riutilizzato per produrre acqua calda sanitaria, sostituendo le caldaie a gas naturale.
  • Monitoraggio dell’aria compressa per ridurre sprechi.
  • Installazione di lampade LED a basso consumo.
  • Ottimizzazione energetica delle linee produttive.

E vengono posti degli obiettivi a breve per far sì che ogni anno il sito sia più efficiente dell’anno precedente.

Di Pede: La sostenibilità, per ABB, non riguarda solo l’efficienza energetica, ma anche l’uso responsabile delle risorse, la cura delle persone e l’attenzione al contesto sociale. L’obiettivo è mantenere una presenza duratura sul territorio, riducendo al minimo l’impatto ambientale.

Nel sito di Frosinone, ad esempio, sono attive diverse iniziative: gruppi di lavoro dedicati all’inclusione, programmi per la salute e il benessere, come la palestra aziendale aperta a tutti i dipendenti o la possibilità di prenotare delle sedute con il nutrizionista.


Nello stabilimento cerchiamo di implementare i principi della sostenibilità lungo tutta la catena del valore

Avete adottato princìpi di economia circolare?

Di Pede: Il tema del riciclo dei materiali è molto importante. ABB aderisce al programma “Zero waste to landfill”, che prevede di introdurre azioni per ridurre progressivamente la produzione di rifiuti fino a ridurre a zero i rifiuti da mandare in discarica, massimizzando l’efficienza e implementando l’economia circolare.

Frosinone è il primo stabilimento ABB al mondo ad aver ottenuto nel 2023 il rating "platinum" per l'eliminazione dei rifiuti in discarica secondo lo standard UL 2799A Environmental Clain Validation Procedure for Zero Waste Classifications.

Nello stabilimento cerchiamo di implementare i principi della sostenibilità lungo tutta la catena del valore, includendo anche la logistica outbound, ovvero il modo in cui le nostre soluzioni vengono spedite. Questo approccio integrato ci sta permettendo di ridurre l’impatto ambientale in ogni fase, dalla produzione alla consegna.

Collaborate con enti locali, università o startup per progetti sostenibili? E come coinvolgete i vostri fornitori?

Di Pede: La sostenibilità in ABB è un concetto ampio che copre tutta la catena del valore, per questo motivo chiediamo a tutti i nostri fornitori di aderire alla piattaforma EcoVadis, che assegna un rating di sostenibilità riconosciuto a livello internazionale e la stessa ABB è parte del programma, con l’obiettivo di migliorare costantemente il proprio punteggio.

Inoltre, collaboriamo con le università per borse di studio e progetti di ricerca, sviluppando algoritmi e sistemi di monitoraggio che integriamo nei nostri prodotti, offrendo ai clienti soluzioni sempre più avanzate per un uso consapevole dell’energia.

Nel sito di Frosinone, la sostenibilità si traduce anche in iniziative concrete come la mobilità casa-lavoro o i progetti pilota con startup per il riutilizzo del materiale di scarto

Come supportate i vostri clienti nel loro percorso verso la sostenibilità?

Rovardi: ABB svolge un ruolo importante nella transizione energetica grazie alle sue soluzioni, che consentono ai clienti di migliorare l’efficienza energetica delle proprie fabbriche, edifici, data center e molto altro. Un esempio concreto è la recente acquisizione di Sensorfact, azienda specializzata nella gestione digitale dell’energia: noi stessi utilizziamo soluzioni ABB nei nostri stabilimenti per migliorare l’efficientamento.

ABB fornisce soluzioni digitali avanzate per supportare i clienti nel loro percorso “net zero”, come il nuovo SACE Emax 3, lanciato recentemente sul mercato.

Grazie al monitoraggio continuo dei consumi energetici e alle capacità di manutenzione predittiva, il sistema aiuta a limitare l’impatto ambientale legato a guasti o interruzioni di servizio. L’ottimizzazione dei flussi energetici e la prevenzione dei fermi impianto rendono SACE Emax 3 una soluzione strategica per accrescere la resilienza e l’efficienza delle infrastrutture critiche

Inoltre, abbiamo scelto di dotarci della certificazione EPD (Environmental Product Declaration), una sorta di “carta d’identità” ambientale che ne descrive gli impatti e la gestione del fine vita.

Quasi il 90% dei prodotti che produciamo a Frosinone hanno detta certificazione e sono prodotti ABB Ecosolutions, cioè tramite QR Code, rendiamo accessibili tutti i documenti legati alla sostenibilità del prodotto, che deve rispettare criteri precisi come la provenienza da siti “Zero Waste to Landfill” o la progettazione in ottica circolare così facendo l'impatto ambientale di ogni prodotto è completamente trasparente.

E in che modo i dipendenti contribuiscono o sono coinvolti nelle iniziative di sostenibilità?

Di Pede: In ABB, dare voce alle persone è parte integrante della nostra cultura. I dipendenti possono proporre idee e suggerimenti in ogni ambito e, di conseguenza, anche in quello della sostenibilità.

Come previsto dalla norma ISO 50001, il miglioramento continuo è fondamentale, e molte delle nostre iniziative nascono proprio dal contributo diretto delle persone, generando un effetto a catena che trasforma le idee in cultura, come già avviene in ambito sicurezza, diventata la base della cultura stessa.

Questo approccio si riflette anche nella cosiddetta filosofia kaizen, che guida il sito di Frosinone da oltre dieci anni: migliorarsi costantemente, coinvolgendo attivamente il nostro personale. Automatizziamo dove possibile, ma il contributo umano è e sarà sempre centrale. Questo spirito è applicato al miglioramento del benessere dei dipendenti, ai corsi di yoga, alla presenza del nutrizionista o a progetti curiosi come la raccolta e il riciclo dei mozziconi di sigaretta, proposti direttamente dai colleghi.

L’obiettivo è costruire un’organizzazione consapevole, che crede nei propri valori e li migliora ogni giorno, grazie ai feedback delle persone.

Sfide e opportunità: quali suggerimenti dareste alle aziende che desiderano avviare un percorso concreto di sostenibilità?

Rovardi: Affrontare la sostenibilità in modo efficace significa saper pianificare con lungimiranza, ma anche essere pronti ad adattarsi ai cambiamenti, alle innovazioni e alle nuove normative. È un equilibrio tra strategia e flessibilità, tra obiettivi di lungo periodo e azioni concrete da rivedere anno dopo anno.

Il cambiamento nasce da piccoli gesti, da scelte e investimenti consapevoli che si integrano gradualmente nei processi e nella cultura aziendale. È così che si costruisce un percorso solido e duraturo, capace di generare valore per l’ambiente, per le persone e per il business.

La sostenibilità non è una meta, ma un viaggio che richiede visione, impegno e la volontà di migliorare costantemente.

A cura di Simona Recanatini >>

precedente
successivo