ABB PER... PLC

La prima sottostazione digitale in Italia

Francesco Esposito
Presidente PLC SpA

Per il nuovo impianto realizzato a Tolve (Potenza) da PLC SpA  sono stati forniti i sistemi ABB Ability™ di automazione protezione e controllo basati su tecnologia digitale, trasformatori provvisti di sensori e sistemi di comunicazione.

Lo shelter alloggia i sistemi ausiliari e quelli di protezione e controllo della sottostazione

PLC SpA è la holding cui fanno capo 24 società tra operative e veicolo (Special Purpose Vehicle - SPV) spiega il presidente Francesco Esposito, che ha fondato il gruppo nel 1996. Le principali realtà operative sono PLC Systems, che fa ingegneria e costruzione, e PLC Service, attiva nella manutenzione di reti elettriche, trasformatori e impianti accessori di impianti eolici e fotovoltaici. Infine Monsson, da poco acquisita, opera nel montaggio, installazione e O&M di turbine eoliche.


Una holding cui fanno capo 24 società tra operative e SPV.

Qual è il vostro modello di business?
Facciamo Build, Operate and Transfer (BOT): sviluppo del progetto, bridge per il finanziamento e, a impianto completato, vendita a fondi o società industriali. È il caso di Tolve Wind Farm, l’impianto eolico che comprende la nuova sottostazione digitale. Abbiamo fatto la parte EPC e, ottenuta la concessione dal GSE, cederemo tutto al fondo Ardian. Ci occupiamo anche di O&M degli impianti, dopo la cessione.

Qual è il vostro modello di business?
Grazie agli ottimi rapporti e alle esperienze condivise negli anni con ABB. Abbiamo ragionato su che cosa avremmo potuto di nuovo fare insieme e Agnese Guerrera, nostra referente per l’automazione, mi ha proposto di digitalizzare una sottostazione. Ho approfondito e, anche se si trattava di un progetto sperimentale, ho deciso di procedere.


Tolve Wind Farm è l’impianto eolico che comprende la nuova sottostazione digitale.

Parco Eolico di Tolve.
La sottostazione digitale assicura un minore impatto ambientale, minori costi di manutenzione e maggiore sicurezza dei dati

A quali esigenze rispondeva questa soluzione?
Prima di tutto cerchiamo sempre tecnologie che aumentino la nostra competitività. Poi miriamo ad adottarle in anticipo, per divenire leader di mercato. Terzo elemento, l’efficienza, che aumenta grazie alla possibilità di controllare un numero di dati enormemente superiore rispetto alle stazioni elettromeccaniche.


L’efficienza aumenta grazie alla possibilità di controllare un numero di dati enormemente superiore rispetto alle stazioni elettromeccaniche.

Che cosa comprende il progetto?
Il parco eolico è costituito da tre impianti con una potenza totale di 37,5 MW, che sorgono a Tolve e che si connettono in una sola sottostazione costruita nel vicino comune di Oppido Lucano. Il parallelo avviene sulla media tensione mentre l’alta tensione ha un punto unico di connessione con un trasformatore digitalizzato. La sottostazione digitale è stata la prima realizzata in Italia: ne siamo orgogliosi.

Quali i vantaggi avete ottenuto?
Prima di tutto la sicurezza. Abbiamo chiuso gli ultimi tre anni senza infortuni e vogliamo continuare così. La digitalizzazione riduce l’esposizione degli operatori ai rischi dell’alta tensione. Durante l’esecuzione abbiamo posato circa l’80 per cento di rame in meno. Naturalmente abbiamo aumentato la fibra ottica, che ha un costo superiore ma che è più rapida e comoda da installare. Un altro aspetto essenziale è che la fibra riduce i disturbi interferenziali per le apparecchiature elettroniche e di trasmissione, e quindi ci sono minori problemi di protezioni. In più, con la raccolta dei dati si ottiene una diagnostica capillare e si riducono le necessità di manutenzione. Sono anche diminuite le ore-uomo per la realizzazione dei cablaggi: al posto di 35 mila collegamenti in BT della soluzione tradizionale se ne sono fatti 5 mila. Quindi, minori spostamenti, minori emissioni di CO2. Insomma, molti vantaggi a fronte di un costo iniziale leggermente superiore. Ma è solo questione di tempo: una maggiore diffusione porterà a costi inferiori a quelli della sottostazione tradizionale. Noi stiamo completando il terzo impianto digitalizzato.


Una maggiore diffusione porterà a costi inferiori a quelli della sottostazione tradizionale.

La sottostazione digitale realizzata a Tolve

Come valuta la collaborazione con ABB?
Lavoro con ABB ormai da trent’anni. Quando ci si capisce a fondo si possono realizzare progetti difficili e innovativi. La cosa più importante, anche nella digitalizzazione, sono i rapporti umani. Le competenze software e hardware di ABB non si discutono e i nostri tecnici hanno dato un grande contributo grazie all’esperienza nell’eolico. Naturalmente abbiamo discusso molto, come succede di fronte alle novità, ma alla fine si è trovato sempre un punto di incontro.


Lavoro con ABB ormai da trent’anni. Quando ci si capisce a fondo si possono realizzare progetti difficili e innovativi.

Come vede l’offerta digitale ABB nel panorama competitivo?
ABB era, e ancora è, l’unica realtà in grado di realizzare certe cose. Gli altri player non mi sembrano ancora pronti: ABB ci ha creduto, ci abbiamo creduto anche noi e la sinergia ha dato frutti.


ABB era, e ancora è, l’unica realtà in grado di realizzare certe cose.

Ottimista sul futuro?
Sì, anche se il prezzo dell’energia riconosciuto è in calo. Noi dobbiamo standardizzare e abbattere i costi ma anche le istituzioni devono fare la loro parte. Tra fine 2019 e 2022 ci saranno 4.500 MW in alta tensione da connettere. Serviranno 150 nuove sottostazioni e io credo che almeno nel 30 per cento dei casi debbano essere digitali.


L’azienda

PLC è leader di mercato nella progettazione, installazione e manutenzione di infrastrutture elettriche e centrali di produzione da energie rinnovabili. Il gruppo ha sede legale a Milano. Con circa 450 dipendenti, opera in Italia, Europa, Africa, Medio Oriente.

Visita il sito dell'azienda

PRECEDENTE
SUCCESSIVO