Energy Efficiency Movement

Energy Efficiency Movement, il futuro è adesso

Sara Saltalamacchia
Champion per la sostenibilità
ABB Motion in Italia

Dando vita all’Energy Efficiency Movement, ABB ha dato il via a una vera e propria rivoluzione dell’efficienza. Ognuno può contribuire al raggiungimento dell’obiettivo comune: consumare meno, consumare meglio.

2 °C: un numero così piccolo nasconde in realtà un problema enorme.
È il limite massimo di incremento della temperatura media globale da non superare entro il 2030 rispetto ai valori dell’epoca preindustriale.
Un impegno che vede coinvolte gran parte delle nazioni del mondo e che può essere ottenuto principalmente attraverso la riduzione delle emissioni di CO2 equivalente in atmosfera. Una parte considerevole di questa CO2 è generata producendo energia elettrica, il 45% della quale, a livello mondiale, viene utilizzata da motori elettrici.

ABB, tra i leader di mercato proprio nel settore della produzione di motori e azionamenti, ha deciso di fare la propria parte contribuendo attraverso la sua strategia di sostenibilità e l’iniziativa dell’Energy Efficiency Movement (EEM).

La strategia di sostenibilità di ABB si fonda sui principi base della trasparenza e dell’integrità e ha tre obiettivi precisi:

  • ridurre le emissioni di CO2;
  • preservare le risorse;
  • promuovere il progresso sociale.

Riduzione delle emissioni di CO2
Il primo step è relativo alla riduzione delle emissioni di CO2.
È importante essere innanzitutto di esempio, e in tal senso ABB sta facendo la propria parte intervenendo sulle emissioni dei propri uffici e siti produttivi.
Non solo: si è detto quanto i motori elettrici impattino su consumi e sulle relative emissioni. Il business Motion di ABB è da sempre impegnato nell’aumentare l’efficienza di motori e azionamenti, dando così un contributo tangibile e significativo.
Perché quella dell’efficienza è una delle prime strategie da implementare nella lotta al cambiamento climatico: rendere i processi più efficienti e meno energivori significa consumare meno energia e, di conseguenza, produrre meno biossido di carbonio.
Ma questo non basta: ABB può contribuire in modo significativo, ma da sola non può raggiungere il target prefissato.


ABB può contribuire in modo significativo, ma da sola non può raggiungere il target prefissato.

Ecco il perché di Energy Efficiency Movement, un vero e proprio movimento nato nel 2021 per volontà di ABB.
“L’Energy Efficiency Movement - spiega Sara Saltalamacchia, Champion per la sostenibilità di ABB Motion in Italia - è un’iniziativa che vuole coinvolgere una pluralità di protagonisti, cittadini e imprenditori, clienti e fornitori, ma anche istituzioni e università per promuovere e mettere in pratica l’efficienza energetica. All’appello hanno già risposto diverse grandi e piccole aziende”.

Un movimento che coinvolge tutti
Già oggi nel Movimento sono presenti realtà di ogni tipo, dai costruttori di componenti agli integratori, dai produttori di impianti industriali agli sviluppatori di software. Non esiste un particolare vincolo di accesso: è sufficiente lavorare per migliorare l’efficienza e ridurre i consumi (propri o dei clienti) per entrare a far parte dell’Energy Efficiency Movement.
Ci sono molti modi per fare efficienza in base alle caratteristiche di ciascuna società o ente. Il motivo principale è sicuramente la riduzione dell’incremento della temperatura media globale, ma di recente sono subentrati altri fattori. Come il costo dell’energia salito alle stelle, che ha costretto molte aziende a rivedere i propri processi per non restare vittima delle bollette energetiche.
Si è dunque più attenti a come vengono consumate le risorse, indipendentemente dal fatto che si tratti di costruttori di impianti, fornitori di servizi o utilizzatori finali.
L’attenzione verso questi temi ha portato anche all’offerta di interessanti leve economiche da parte delle principali nazioni mondiali, capaci di incentivare il cambiamento verso un modo di lavorare più sostenibile.


Lo scorso settembre si è tenuto a Zurigo, in Svizzera, il primo Energy Efficiency Symposium

Concretizzare e condividere i risultati
Nel 2022 il Movimento si è reso ancora più concreto attraverso un momento di condivisione di idee e risultati.
“Lo scorso settembre si è tenuto a Zurigo, in Svizzera, il primo Energy Efficiency Symposium. – conferma Sara Saltalamacchia – L’evento è stato un momento di confronto tra i diversi partecipanti (aziende, utilizzatori ed enti terzi) e condivisione delle best practices”.
Lo scopo dell’incontro è stato quello di individuare, attraverso la condivisione di esperienze e competenze, le aree nelle quali ottenere i maggiori progressi in termini di efficienza energetica.
Le prime tre individuate sono:

  • creare consapevolezza nelle persone;
  • prevedere e utilizzare normative al riguardo;
  • migliorare la trasparenza nei confronti di mercato e persone.

Per ciascuna di queste tre aree sono state proposte una serie di azioni utili per collaborare e ottenere così i risultati voluti.
L’evento si ripeterà nel 2023 anche in Italia e coinvolgerà ancora una volta clienti, istituzioni, università e associazioni super partes.

Ridurre i consumi fino al 40%
Sono numerose le aziende italiane che hanno deciso di aderire all’Energy Efficiency Movement. A oggi sono più di 200 da tutto il mondo, tra queste, figurano anche importanti costruttori di macchine come Farina Presse, realtà del gruppo Schuler che si occupa della progettazione e costruzione di presse per lo stampaggio a caldo di componenti metallici e dei relativi sistemi per l’automazione.

“Siamo da sempre alla ricerca di soluzioni che rendano la nostra attività più sostenibile. – spiega Marco Gritti, Managing Director e CEO di Farina Presse – Lo dimostrano le numerose certificazioni che abbiamo ottenuto, come la ISO 50001e la ISO 14001. Inoltre, nel 2011 abbiamo installato un impianto fotovoltaico che ci permette di generare il 35% circa dell’energia elettrica che consumiamo per la costruzione delle nostre macchine. Infine, ogni anno prevediamo ulteriori investimenti in sostenibilità: prossimamente aggiorneremo gli inverter con unità di nuova generazione per rendere ancora più efficiente il nostro impianto fotovoltaico e, allo stesso tempo, stiamo sostituendo il nostro parco veicoli aziendali con mezzi ibridi”. Il punto cruciale per Farina Presse e per i suoi clienti restano però gli impianti di stampaggio, ciascuno dei quali impegna centinaia di kW di potenza.

Marco Gritti - Managing Director e CEO di Farina Presse

Per questo ormai da tre anni l’azienda ha sviluppato una linea di presse green, con sistema KERS, che prevede il recupero dell’energia altrimenti dispersa sotto forma di calore. E i risultati sono eccellenti, come conferma Gritti.
“Installando motori torque, abbinati agli inverter di nuova generazione di ABB (ACS880 Multidrive), siamo stati in grado di ridurre del 40% l’energia richiesta rispetto a un modello tradizionale. Nel 2021 abbiamo venduto ben 7 di questi impianti, a conferma dell’attenzione dei clienti verso i temi della sostenibilità e del risparmio energetico. Se questi impianti fossero stati di tipo convenzionale, infatti, avrebbero consumato 1.700.000 kWh di energia in più, corrispondenti all’emissione di circa 1.300 tonnellate di CO2 in atmosfera che, per essere smaltite, avrebbero richiesto il lavoro di 20.500 alberi dell’età di 10 anni! Senza contare il fatto che, con l’attuale costo dell’energia, si tratta di un risparmio sostanziale, capace di accelerare notevolmente il ritorno dell’investimento”.


Installando motori torque, abbinati agli inverter di nuova generazione di ABB (ACS880 Multidrive), siamo stati in grado di ridurre del 40% l’energia richiesta rispetto a un modello tradizionale.

‍Ma in Farina Presse vogliono andare ancora oltre. Hanno infatti ideato un kit, il “kit energy saving”, per l’aggiornamento dei modelli già installati, capace di migliorare le prestazioni delle macchine più vecchie riducendone allo stesso tempo i consumi. 

Nicola Piccoli - Piccoli Sergio e C. S.r.l.

Una scelta di vita e professionale
La consapevolezza è forse la prima e più potente leva da utilizzare nel percorso verso la sostenibilità.
“Ormai è evidente come le risorse naturali siano limitate e, di conseguenza, sia necessario salvaguardare l’ambiente che ci circonda. – spiega Nicola Piccoli della Piccoli Sergio e C. S.r.l., Authorized Value Provider (AVP) di ABB e realtà coinvolta nell’Efficiency Energy Movement – Per questo abbiamo deciso di aderire al Movimento e di lavorare in termini di sostenibilità ecologica ed energetica anche all’interno della nostra stessa azienda. L’adesione ci apre le porte a una comunità internazionale di aziende che non solo si sono date un obiettivo, ma che si impegnano in modo concreto nel perseguirlo”.

In questi ultimi anni la Piccoli Sergio e C. ha scelto di ridurre il proprio consumo energetico, e quindi le emissioni di CO2, installando un impianto fotovoltaico da 130 kW, che ha portato a una netta diminuzione del gas utilizzato per la climatizzazione degli ambienti sfruttando la pompa di calore.


In questi ultimi anni la Piccoli Sergio e C. ha scelto di ridurre il proprio consumo energetico installando un impianto fotovoltaico da 130 kW

Un altro progetto ha riguardato la conversione dei sistemi di illuminazione tradizionali all’interno delle officine e dei magazzini con le lampade a Led, che hanno contribuito a un risparmio energetico stimato attorno al 60% annuo.
A inizio 2022 è stata installata in azienda la prima colonnina di ricarica elettrica per favorire l’utilizzo di veicoli elettrici; il progetto per l’installazione di un secondo punto di ricarica è in fase di elaborazione, nell’ottica della conversione all’alimentazione elettrica dell’intera flotta aziendale entro il 2025.

“Per il prossimo futuro siamo già impegnati in nuove iniziative, – conclude Nicola Piccoli – quali la riduzione dell’utilizzo della plastica negli imballaggi, l’impiego di sistemi di depurazione dell’acqua pubblica per eliminare le bottiglie di plastica e l’archiviazione su supporto informatico in cloud dei documenti per limitare il consumo di carta”.

A piccoli passi verso un obiettivo comune
Anche le realtà locali possono contribuire al cambiamento e, di conseguenza, aderire all’Energy Efficiency Movement.

FOR.EL., ad esempio, è un Authorized Value Provider di ABB sensibile a questi temi e che ormai da diversi anni esegue importanti interventi di efficientamento sull’immobile nel quale ha sede. 

“Il primo passo è stato nel 2017, quando abbiamo rifatto il tetto inserendo uno strato isolante in poliuretano espanso per migliorare la tenuta termica del magazzino. – conferma Alberto Galletti, titolare di FOR.EL. – In concomitanza abbiamo installato un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo, che ci permette di produrre energia pulita da utilizzare direttamente in azienda e di reimmettere in rete quella non utilizzata con il meccanismo dello scambio sul posto”. 

Alberto Galletti - Titolare di FOR.EL.


FOR.EL. da diversi anni esegue importanti interventi di efficientamento sull’immobile nel quale ha sede. 

Molti altri interventi hanno permesso di contenere i consumi ed efficientare l’intero stabile, come l’utilizzo della sola illuminazione a Led in tutti i punti luce, l’installazione di una caldaia a condensazione capace di intervenire negli orari serali/notturni quando la pompa di calore non può funzionare con l’energia rinnovabile prodotta dall’impianto fotovoltaico. 

“Ho sensibilizzato i dipendenti anche sulle piccole azioni, come utilizzare i distributori di acqua al posto delle bottiglie di plastica e riutilizzare gli imballi in cartone per ridurre gli sprechi. – aggiunge Galletti – In futuro sostituirò gli attuali veicoli aziendali con modelli elettrificati, installando contestualmente una colonnina di ricarica”. 

Sul fronte efficienza energetica, oltre a impegnarsi nelle proprie sedi, Piccoli e Forel supportano i loro clienti sul territorio a ridurre le emissioni di CO2, grazie alle tecnologie efficienti di ABB: i motori ultra-premium e gli azionamenti, soluzioni concrete già presenti oggi e che aiutano a rendere le apparecchiature e i processi più efficienti contribuendo a combattere il cambiamento climatico.  

A cura di Alessia Varalda >>

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